samuele sentieri massimo ruffini
nicola campani davide medici

Prima Durante Dopo

Qualcosa mi sfugge sempre in montagna. Perché lo faccio? “Prima” è la sfida con se stessi, “Durante” è la fatica e vincere l’istinto di mollare, “Dopo” è il piacere del ricordo. E la voglia di tornare in montagna, che è sempre forte.

Che cosa rende unica un’emozione invece di renderla banale? Forse l’emozione ci rende evidente quello che sappiamo già ma non riusciamo  a fare emergere da soli. La banalità invece emerge sempre da sola. I miei pensieri in montagna non sono quasi mai sulle cose ma sulle persone e quindi importanti per definizione. Sono in realtà semplici come sembra semplice bere un bicchiere d’acqua. Ma bere un bicchiere d’acqua non è semplice per tutti e non solo a 4500 metri… Ancora una volta mi sono sentito fortunato soprattutto per la mia quotidianità.  Apprezzare il Denali, le Alpi o l’Appennino non fa differenza, sono una delle infinite facce della Vita vissuta con ritmi naturali, un passo dopo l’altro. Letteralmente. Questa tranquillità viene sempre insidiata dalla lettura dei giornali che ho fatto al ritorno ad Anchorage. È quasi una ingiustizia che lo spread sia una parola più temuta del terremoto che ha colpito e colpisce la nostra bellissima terra.

La solitudine in montagna non è mai triste, si è sempre in compagnia di amici e dei propri pensieri, suppongo. Si rispetta la Natura perché la Natura ci Sovrasta e non ci è permesso avere tempo “vuoto”.

Fermarsi a campo 4 è stata la scelta giusta verso me stesso e verso i miei amici di avventura (Ruffo preferirebbe Compagni, va bene in tutti i modi). La vetta è una soddisfazione, una di tante. Forse lo dico perché non ci sono arrivato, ma tornare tutti e sani  è la soddisfazione maggiore! Mi sono chiesto in un momento di nebbia se Otzi fosse un alpinista. Non credo e sto divagando. L’orgoglio mi lascia un po’ il retrogusto di sconfitta personale ma anche la voglia di fare meglio la prossima volta…

Una parola la meritano i ragazzi con cui ho condiviso la spedizione. Grazie a Dapo per l’approccio da alpinista, a Sam per l’entusiasmo da alpinista ed a Ruffo per la sincerità da alpinista. Ho Volato con la fantasia, mi sono gustato ogni secondo di questa avventura ed ho imparato molto. Grazie a chi ha seguito la spedizione, spero di poter lasciare anche solo una frazione di quello che ho provato.


2 Commenti

  1. ANNALISA ha detto:

    La vetta e’ una soddisfazione, ma tornare indietro sani e salvi e’ un obbligo. La vostra spedizione ha avuto successo grazie al vostro spirito di squadra e l’onesta’ che fa parte della nostra terra.
    GRAZIE per le emozioni ci avete dato, GRAZIE alla montagna che e’ sempre un emozione infinita.

  2. maura ha detto:

    La montagna ti ammalia, ti avvolge in una atmosfera onirica e perdutamente te ne innamori..