Venerdi’ 10 Agosto alle 20.30 presso la piazza Romolo Ferretti di Collagna si terrà la presentazione delle foto e del film della spedizione ! L’evento è organizzato dal Comune di Collagna e a seguire Festa della Birra al Bar Triglia con concerto alle 22.30 della cover band Pearl Jam ! Partecipate numerosi…
Serata in Alaska
Venerdì 22 giugno p.v. serata tra il serio ed il faceto (ma molto piú faceto) per racconare la conquista della vetta del Denali da parte di Samuele e Massimo, guardare e commentare insieme le immagini della spedizione e del viaggio in Alaska, bere un bicchiere in compagnia, sfuggendo alla calura della pianura! La serata sarà cortesemente ospitata al Rifugio Monteorsaro (Villa Minozzo – RE) e comincerà alle 20.00.
Il momento dei saluti
A poche ore dal volo di rientro in Italia é giunto il momento di ringraziare le persone che ci hanno permesso di arrivare sul Denali.
Un doveroso ringraziamento a Cristian, Enri, Andrea Ciccio, Arnaldo Arnaldovic, Ciano Briatore, Raffa, Simone di Aku, Frigeri per Mico, Florio, Claudio del Monteorsaro, Franco Bertani, Tiraboschi per Salice, Matteo, Gianluca, Alessandra...
Il CAI di Castelnovo ne’ monti, il nostro Cai, il cui gagliardetto potrete trovare nella hall della Ranger Station di Talkeetna AK,
Giorgio e Giuseppe il Presidentissimo, che hanno pensato ai nostri spostamenti!
Prima Durante Dopo
Qualcosa mi sfugge sempre in montagna. Perché lo faccio? “Prima” è la sfida con se stessi, “Durante” è la fatica e vincere l’istinto di mollare, “Dopo” è il piacere del ricordo. E la voglia di tornare in montagna, che è sempre forte.
Che cosa rende unica un’emozione invece di renderla banale? Forse l’emozione ci rende evidente quello che sappiamo già ma non riusciamo a fare emergere da soli. La banalità invece emerge sempre da sola. I miei pensieri in montagna non sono quasi mai sulle cose ma sulle persone e quindi importanti per definizione. Sono in realtà semplici come sembra semplice bere un bicchiere d’acqua. Ma bere un bicchiere d’acqua non è semplice per tutti e non solo a 4500 metri… Ancora una volta mi sono sentito fortunato soprattutto per la mia quotidianità. Apprezzare il Denali, le Alpi o l’Appennino non fa differenza, sono una delle infinite facce della Vita vissuta con ritmi naturali, un passo dopo l’altro. Letteralmente. Questa tranquillità viene sempre insidiata dalla lettura dei giornali che ho fatto al ritorno ad Anchorage. È quasi una ingiustizia che lo spread sia una parola più temuta del terremoto che ha colpito e colpisce la nostra bellissima terra.
La solitudine in montagna non è mai triste, si è sempre in compagnia di amici e dei propri pensieri, suppongo. Si rispetta la Natura perché la Natura ci Sovrasta e non ci è permesso avere tempo “vuoto”.
Fermarsi a campo 4 è stata la scelta giusta verso me stesso e verso i miei amici di avventura (Ruffo preferirebbe Compagni, va bene in tutti i modi). La vetta è una soddisfazione, una di tante. Forse lo dico perché non ci sono arrivato, ma tornare tutti e sani è la soddisfazione maggiore! Mi sono chiesto in un momento di nebbia se Otzi fosse un alpinista. Non credo e sto divagando. L’orgoglio mi lascia un po’ il retrogusto di sconfitta personale ma anche la voglia di fare meglio la prossima volta…
Una parola la meritano i ragazzi con cui ho condiviso la spedizione. Grazie a Dapo per l’approccio da alpinista, a Sam per l’entusiasmo da alpinista ed a Ruffo per la sincerità da alpinista. Ho Volato con la fantasia, mi sono gustato ogni secondo di questa avventura ed ho imparato molto. Grazie a chi ha seguito la spedizione, spero di poter lasciare anche solo una frazione di quello che ho provato.
Ciao Simone
Grande soddisfazione salire ma, soprattutto, scendere con gli sci il Denali, il pensiero, peró, ancora in questi giorni é tutto per Grazia ed Ettore! La loro é stata e sarà la sfida più grande…
A Giovanni
… Mi piace la montagna per i suoi silenzi,come ospite discreto, perchè é cosi che ti fa sentire, impari ad ascoltare. Dentro di essa le parole non hanno piu spazio e tutti i sensi sono rivolti all’ascolto.
… Mi piace la montagna perche non permette a nessuno di bleffare, almeno con se stessi, ed e qui che cadono tutte le maschere e l’uomo rimane nudo con se stesso e le personali paure.
… Mi piace la montagna e gli uomini di montagna.
…a Giovanni che sta per essere e a sua madre, la Marta, mia personale fortuna.
Alpinismo e societá
Un gruppo di alpinisti é una societá organizzata con uno scopo condiviso, il “segreto” per la soddisfazione di tutti i componenti é la condivisione dei ruoli in funzione delle reali capacitá e non delle ambizioni.
Volo in discesa
Un volo senza troppe turbolenze durante la discesa. Beh, bisogna sempre stare con gli occhi aperti, soprattutto quando la slitta inizia ad essere viva e decide di arrotolarsi, muoversi, seguire la propria traccia ed io inizio ad offendere la mamma della slitta. Ho anche pensato di buttarla giù da un crepaccio, pensiero subito scartato… Sia ben chiaro, avevo il kit per sopravvivere nello zaino!
Per fortuna c’era quasi un metro di neve fresca e qualche sciatore che ha fatto una traccia e quindi la slitta ė diventata più ragionevole. Questo fino a campo 3, forse la parte più impegnativa. Dal campo 3 al campo 1 una bella tempesta di neve, con la traccia che era un’autostrada ed un sacco di gente in giro. Mi sono anche fatto una bella discesa seduto sulla slitta sopra campo 1, sentendomi un pò Tex Willer su un cavallo da domare. La sera ho provato il sapore delle lasagne liofilizzate (praticamente uguali a quelle che mangiavo in Svezia, adesso ho una voglia di lasagne fatte in casa…) e la mattina ho scoperto che ci si può svegliare con mezzo metro di neve di fianco alla tenda.
La giornata era semplicemente ideale, vento forte e sole. Ideale anche perchė ho incontrato una sola persona in tutta la discesa al campo base. La foto vi dá un’idea di come ho passato la giornata!
Ruzzolati a valle
Eccoci qui, tornati alle mollezze della civiltá: una doccia, un paio di scarpe che non vanno serrate a piú mandate, abiti leggeri e, una Alaskan White, be… una?! Per cominciare!
Ci siamo riposati nel gelo di campo 4, attendendo il primo sole ed evitare la nevicata che ogni mattina si sviluppa dentro la tenda, e dopo aver sistemato le attrezzature sulle “slitte” abbiamo cominciato il viaggio verso valle.
Non senza difficoltá ci siamo abbassati di quota rapidamente ed abbiamo ripercorso l’imponente ed affascinante ghiacciaio che all’andata ci ha richiesto, a chi 3 e a “chi” 4 giornate, in meno di 4 ore, caduta in crepaccio e litanie dei santi comprese.
Siamo giunti trafelati, trascinando la “lizza” sul ghiaccio, all'”aeroporto” del Base Camp dove una solerte “addetta” ci accoglie comunicandoci con imbarazzante formalitá aeroportuale, l’ora del prossimo volo per Talkeetna e le regole per i bagagli, pesatura inclusa!
Appena sentiamo il rumore del DeHavilland avvicinarsi ci aumenta, come per un riflesso condizionato, la salivazione e come per incanto ritroviamo le energie che servono per imbarcare i bagagli, sederci, allacciare le cinture e… io mi immaginavo una bottiglia di lambrusco da Claudio al Monteorsaro!
Come recita il claim della Talkeetna Air Taxi in “un’ora di volo invece di una scarpinata di una settimana” siamo a Talkeetna, che definirla civiltá potrebbe apparire azzardato, ma che ci accoglie con tutto quello che si puó desiderare, lambrusco a parte!
Dall’Appennino al tetto del Nord America
Questa mattina, (2 giugno, in Alaska), Samuele Sentieri e Massimo Ruffini hanno raggiunto la vetta del monte Denali (6.194 metri) e ne sono ridiscesi con gli sci ai piedi.
Erano partiti ieri in mattinata con me (Nicola “Dapo” Campani) per raggiungere il campo 5, anche se le condizioni metereologiche e le temperature molto basse suggerivano l’attesa di una finestra di bel tempo nella prossima settimana.
Io ero ridisceso al campo 4 nella serata, non potendo garantire la stessa velocita’ dei due forti alpinisti di Collagna che una volta raggiunto il campo a 17.000 piedi hanno riposato alcune ore e sfruttando una veloce progressione, hanno tentato e raggiunto la vetta !
Per tutta la salita “lampo” si sono portati gli sci con i quali sono poi ridiscesi dalla sommitá del continente nordamericano!
In questo momento io, Samuele e Massimo ci stiamo riposando ed organizzando per la discesa con gli sci ai piedi fino al Campo Base, dove ci aspetta Davide che aveva anticipato a ieri i preparativi !